"Pronto Luca, come stai?", "Bene Enrico, che piacere! Una vita che non ci sentiamo, come va?". "In generale bene, ma da due giorni la gamba destra non mi da pace, dolore fortissimo e a volte si addormenta" eccetera eccetera.
"Faccio una Risonanza?"
"Ho già preso Voltaren e Muscoril, acqua fresca!"
"Ho letto su internet..."
"Anche l'amico del vicino di casa di mio cugino aveva la stessa cosa...".
Devo visitarti.
Non accettare i miei consigli se prima non ti visito.
E ti spiego perché ti visito. Bada bene, questa non è promozione della mia attività, è la confessione più sincera sul perché "ho bisogno" di visitarti.
Quando sei, finalmente, davanti a me, i tuoi occhi mi parlano. Le stesse parole che hai detto al telefono assumono un vero significato quando me le dici guardandomi negli occhi.
Inizio a capirti.
E solo se io ti capisco tu starai bene.
I gesti delle tue mani mi fanno capire. Quella che era "una gamba che non da pace", adesso diventa un dolore che fa un percorso ben definito. "Indichi" il dolore. E puoi farlo a mano aperta, o usando un pugno chiuso, o un dito, o mimando un "morso".
Tutto ciò mi fa capire.
E solo se io capisco tu starai bene.
Quando sei, finalmente, davanti a me, posso usare le mie mani per capire. Digitopressione, mobilizzazione. Ti do degli strani colpi di martelletto, ti sfioro, ti pungo. Provo a capire.
E solo se io capisco tu starai bene.
Dr. Luca Latini - Fisiatra